Lavori 1980-1996

Giancarlo Veneri non lascia proprio nulla fuori dalla sua porta: nella casa della sua pittura entrano a frotte i sentimenti di ogni giorno, le disavventure e le gioie, le immagini di morte e di sopraffazione come le immagini della dolcezza e degli incontri felici.
La pittura di Veneri ha molte facce, molti vestiti, assume insomma le forme più diverse, attraversando anche le tecniche più diverse.
L’artista veronese ama paragonare il suo fare creativo a quello che trae da un cesto tutto ciò che in quel momento gli serve, “il cuor gli detta”, senza pregiudizio alcuno nei confronti di qualsivoglia materiale, strumento, segno, colore.
Il regno di Veneri è il regno dell’assoluta libertà inventiva, mai fine a se stessa ma legata strettamente all’esigenza di esprimere il mondo e la sua storia, nel senso generale, dentro cui viaggia il mondo e la storia personale del  pittore.
La mostra roveretana di Veneri presso la Galleria “Le Due Spine” tende a mettere in luce questa consapevole varietà tecnica e formale della sua arte e nello stesso tempo vuole accentuare le caratteristiche unitarie del suo viaggio creativo ritrovandole nell’accesa dimensione emozionale che tutte le anima, le tiene in vita.
Da questa pittura è bandito ogni formalismo, perché ogni particolare movimento della vita di Veneri cerca la sua specifica forma, la sua espressività, il suo linguaggio comunicativo nella pittura. Anche la fiaba russa Baba Yaga, orrida e crudele strega della steppa, diventa occasione per esprimere ora drammaticamente ora giosamente, i ritmi della paura, dell’angoscia, dell’avventura e della felicità che, se sono nitidi e chiari nell’animo infantile e si affermano senza problemi, nell’animo dell’adulto si mescolano al punto tale da spingerlo a rileggere proprio nella fiaba i capitoli di un tempo perduto che sa far affiorare in superficie l’individuo intero, dopo aver superato finalmente lo spezzettamento doloroso della maturità.
Testo scritto da Mario Cossali per il catalogo della mostra  “Dal progetto all’opera” New York 1996

Lavori 1989-1996