giancarlo veneri – un cuore per ogni stagione

Giancarlo Veneri – Artista poliedrico attivo dalla metà degli anni ’60 fino all’anno della sua morte nel 2007.

Veronesi svegliatevi, uscite dai vostri lupanari, rinnovate le vostre energie embolizzate dalle eterne latebre del vostro cervello embolizzato di acme premente per erotici pasti inconsumati!

Leggete l’indicatore pluridirezionale di Veneri e vi vedrete il raptus morganico dei vostri sogni obnurati dall’oggetto-indicazione, che vi seduce e che vi si impone come guida in ogni luogo turistico, in ogni snack- bar, in ogni grill, in ogni esposizione di mobili, in ogni direzione di luogo e di strada “…..” e voi seguite la lunga mano senza rendervene conto come automi, come fessi, come ;;;; quello che siete.

La moderna icona dell’indice puntato vi opprime, vi induce, vi costringe – Non potete più permettervi di desiderare un cesso a vostro piacimento! – LA LUNGA GRANDE MANO VI GUIDA –

E Veneri sensibile a queste richieste ne ha fatto un mito, un cartellone, un manifesto, ingigantendola, capovolgendola, nel paradosso del mobile, i magnificati iniziali del contenuto, scusate volevo dire contesto.

Ma non basta, Veneri vi lascia lavorare, vi fa lavorare, non vi da l’esito bello e fatto dell’opera, sia essa un paesaggio con alberello, siepe e nuvola, bello di un colore bello come quello che vi piace adorare nei circhi, nei luna park, nei film americani, stupidi quanto sfacciati, esilaranti quanto luminose masturbazioni di pubblicità al neon che vi attira, vi turba nella notte, vi pesa sulla retina come immagine cinetica e vi convince vi fa piacere, vi fa gioire di quella gioia che vi da la libido delle cambiali da galopparci dietro, da inseguire, da scontare, e la vostra vita è questa primavera, che si dispiega nel campo da tennis!

– Sai Giangi ho sputato tanta biava da gettonavmi tve coche e svitavmi un Tom –

E a questa primavera fatta di colori stupidi come quelli dei fiori, di profumi stupidi come quelli dell’erba o degli ebrei usciti dal crematorio o allucinanti nevrotici come quelli delle concimaie fumanti alla brezza dell’alba o delle musiche yè-yè e altre boiate del genere, che fanno clima, riferimento, a questa primavera in scatola che deborda e vuole esplodere egli vi invita.

Continua…

Fintantoché queste bande di assassini continueranno a fare guerre bugiarde sarà necessario fabbricare armi di difesa di massa – Giancarlo Veneri

L’arte nel suo insieme non è un creare degli oggetti senza scopo, bensì una forza che deve servire sensatamente alla creazione e all’affinamento dell’animo umano, che parla all’animo di cose che per lui sono il pane quotidiano e che esso può cogliere solo in questa forma – Vassilij Kandinsky